Si conclude oggi la mostra, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dedicata a Banksy.
Originario di Bristol, il celeberrimo e misterioso writer anglosassone è considerato uno dei maggiori esponenti della Street Art.
L’esposizione di Palazzo dei Diamanti si compone di oltre 100 opere dell’artista britannico, tra cui alcuni dipinti, serigrafie, numerosi stencil e alcuni oggetti installativi e memorabilia.
Appena finito il lockdown, armata di mascherina e gel igienizzante, mi reco all’allestimento di “Un artista chiamato Banksy”. La mattina iniziano ad arrivare le opere nei loro bauli e, con sempre tanta emozione, in maniera certosina vengono alla luce, controllati e posizionati.
Da anni in tutto il mondo spopolano mostre interamente dedicate alle opere di Bansky spesso accompagnate dalla dicitura “non autorizzate”. Sul suo sito ufficiale c’è persino una pagina interamente dedicata a queste esibizioni con riportato anche il prezzo che il visitatore deve pagare, con punte anche di oltre 30 euro. Tra queste spunta quella di Ferrara
La domanda sorge spontanea: È fake?
Ebbene no, sono tutte opere originali. Banksy lo sa benissimo ed è consapevole che tutto quello che è per strada sfugge a quello che riguarda la proprietà. Il suo potrebbe essere il frutto di una grande lavoro di marketing, un modo per dare più valore alla sua arte.
Tornando all’esposizione la splendida cornice di Palazzo dei Diamanti fa acquistare grande valore alla mostra.
Tutte le opere sono accompagnate dalle didascalie che rivelano i significati che si celano dietro ogni schizzo. Grazie alle luci, le opere sono in primo piano e, quasi con nello street art, spuntano illuminando e facendoci concentrare su di esse.
Forse le parole non rendono bene perciò riempitevi gli occhi di bellezza con una bella galleria della mostra.