“Tre cose solamente m’enno in grado, le quali posso non ben ben fornire, cioè la donna, la taverna e ‘l dado: queste mi fanno ‘l cuor lieto sentire.”
Cecco Angiolieri
Cecco Angiolieri diceva che dietro ‘l cuor lieto’ c’è la donna, il gioco e la taverna allora io e GB decidiamo di seguire il consiglio e di andare a fare un giro a Venezia città dell’amore, della musica e sì, anche del gioco.
Partiamo con la Pina 🚗, arriviamo a Venezia Mestre e prendiamo il treno che in 10 minuti ci porta a Venezia Santa Lucia.
Inutile dirlo ma sembra sempre, attraversando la laguna, di arrivare in un posto da fiaba: unico al mondo!
Dopo un sospiro di ammirazione decidiamo di fare una passeggiata e di perderci nelle calli interne (il miglior modo per visitare Venezia). Non abbiamo nessuna intenzione precisa, abitiamo vicino Venezia e ci andiamo spesso, solo passeggiare e osservare.
Camminando ci troviamo di fronte al Casinò e, curiose, decidiamo di entrare spinte da un “oggi mi sento fortunata”.
Situato in uno dei più eleganti palazzi sul Canal Grande, a Ca’ Vendramin Calergi, nasce nel 1638 e si è subito affermato come centro di intrattenimento dalla notorietà internazionale. In stile patrizio rinascimentale, residenza di dogi, fu addirittura l’ultima dimora di Richard Wagner.

L’entrata costa 10€ e ci da il diritto anche a un gettone o ticket ez-pay del valore di € 10€, guardaroba e navetta acquea (Piazzale Roma – Ca’ Vendramin Calergi e viceversa).
Io e GB ci sentiamo un po’ delle principesse sperdute in quel meraviglioso palazzo. Non abbiamo mai giocato a nulla, ci vergognamo e soprattutto il nostro budget è di soli 20€. Il programma però è chiaro: vincere naturalmente, dividere il bottino e andare in vacanza. Iniziamo a puntare alla roulette ma siamo sfortunate, non vinciamo nulla e i nostri sogni iniziano a svanire; i croupier, molto simpatici, ridendo ci dicono persino di non aver mai conosciuto due ragazze così sfortunate nel gioco. Allora ci spostiamo nella sala slot, cerchiamo di capire il loro funzionamento e ci buttiamo in questa nuova scalata alla ricchezza. Ad un certo punto la nostra slot si illumina, inizia a suonare e noi ad urlare come delle matte, stavamo vincendo. Era la nostra rivalsa, il nostro momento! Era tutto perfetto!
Vabbè forse sto esagerando abbiamo vinto solo 100€ ma non importa, abbiamo VINTO!
Onde evitare di spendere in gioco quei soldi decidiamo di uscire e di usarli per una buona causa: LA BIRRA.
Vicino al casinò c’è una birreria Il Santo Bevitore. La cornice è meravigliosa, il canale sfiora questo piccolo ma grazioso pub e l’ambiente è veramente accogliente. All’interno oltre al cibo ci sono 21 spine di birre artigianali sempre a rotazione. Un posto ideale per gli amanti della birra artigianale come noi.

Felici come due bambine, dopo aver bevuto le nostre Chimay e pagato con la vincita del Casinò, riprendiamo il treno e torniamo a casa sempre più innamorate di Venezia.
